mercoledì 20 gennaio 2010



"Quando ero piccola, nessuno mi diceva mai che ero carina; bisognerebbe dirlo a tutte le ragazzine, anche se non lo sono." Cit. Marilyn Monroe


Marilyn Monroe, la donna più bella di tutti i tempi, è tutt'ora (nonostante il canone di bellezza tutta curve degli anni Cinquanta sia totalmente cambiato) l'icona di femminilità e sensualità per eccellenza, il simbolo della seduzione.

Norma Jeane Baker è nata a Los Angeles da Gladys Monroe, la quale soffriva di gravi disturbi mentali, e da un uomo tutt'ora sconosciuto. Già a sedici anni si sposa, probabilmente per trovare nel marito Jim Dougherty una famiglia e un “happy end” della sua triste infanzia. Il marito si arruola in Marina, lasciando sola Norma Jeane. Nel frattempo viene scoperta da un fotografo dell'esercito e quindi catapultata nel mondo della moda. La ragazza, con troppo bisogno di quell'amore che non aveva trovato sposandosi, vuole avere successo, essere amata da tutti e diventare la stella più brillante di tutte. Nel maggio del '46 chiede il divorzio e l'anno stesso firma il suo primo contratto cinematografico con la Fox.

Le qualità per diventare una star ci sono tutte: fra corsi di portamento, recitazione e canto, la bellezza spontanea ed ingenua di Norma Jeane si trasforma in quella sensuale e ammiccante di Marilyn Monroe. Sono anni critici per lei, tanto da posare nuda in un calendario, con tutti gli scandali che ciò provocherà. Lo fece solo per avere i soldi per vivere, non per malizia; infatti il compenso fu di soli 50 dollari. A partire dal '49, Marilyn inizia ad apparire in svariati film: i più celebri sono “Gli uomini preferiscono le bionde” oppure “Quando la moglie è in vacanza”, la cui celebre scena della metropolitana fu la scintilla che fece scoppiare il suo secondo e brevissimo matrimonio. Nonostante fosse nel pieno della sua carriera e sempre circondata da uomini, non era mai soddisfatta di sé, così si mise a studiare recitazione all'Actor's Studio. Siamo nel 1956 e in quest'anno viene celebrato il suo terzo matrimonio con Arthur Miller. Nel '60 la sua fragilità e insicurezza si manifestano a tutti: continui ritardi, crisi, abuso di alcol e farmaci... Sul set de “Gli sposati”, che era stato scritto appositamente per lei dal marito, la sua relazione con Miller entra in crisi, fino al divorzio nel gennaio del '61. La giovane Marilyn, che era la più desiderata e amata, rimase nuovamente sola; proprio lei che più di ogni altro temeva la solitudine. Cercava di colmarla con il sesso, sperando di trovare un equilibrio, ma tutte quelle storie occasionali finivano per lasciarla sempre più sola. Nel 1962 durante le riprese di “Something's got to give, la Fox licenzia la Monroe per la sua intrattabilità, ma dopo qualche mese viene riassunta, senza tornare mai sul set.

Nella notte tra il 4 e il 5 giugno 1962, la nostra diva muore nella sua casa; molti pensano al suicidio, altri all'omicidio a causa delle testimonianze di probabili mandati di assassinio da parte dei fratelli Kennedy (con i quali aveva avuto delle relazioni), della mafia e pure del Kgb.

L'amara verità sulla morte della donna più bella della storia sta scritta, però, su una lapide:

Hollywod è quel posto dove ti pagano 1.000 dollari per un bacio e 50 centesimi per la tua anima. Io lo so perché ho spesso rifiutato la prima offerta, ma ho sempre accettato i 50 centesimi.”.


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